MI AMA O NON MI AMA? Come inizia una relazione abusiva

 

Una 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒃𝒖𝒔𝒊𝒗𝒂 avviene spesso tra due persone che, apparentemente, sembrano risolte e mature. L’𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 di una relazione abusiva rispecchia un modello sentimentale che potrebbe essere definito 𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒆𝒏𝒕𝒆, 𝒑𝒂𝒓𝒂𝒅𝒊𝒔𝒊𝒂𝒄𝒐, 𝒆𝒔𝒄𝒍𝒖𝒔𝒊𝒗𝒐, 𝒑𝒓𝒐𝒊𝒃𝒊𝒕𝒐 𝒆 𝒕𝒐𝒕𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒏𝒕𝒆. Insomma può sembrare la storia d’amore più bella mai vissuta…

È in questo debutto così idilliaco fatto di tenerezze, cure, passione, abbracci, confidenze e anime che si trovano che vengono gettate le basi per la manipolazione che verrà. In questa fase la vittima viene 𝒊𝒏𝒈𝒂𝒏𝒏𝒂𝒕𝒂 lentamente, in modo subdolo e sistematico senza accorgersene perché, nel frattempo, è stata indotta a riporre gran parte della sua fiducia nel partner abusante.

Il successivo dolore, della vittima abusata, causato da tutto questo ha un nome ben preciso: 𝑻𝒓𝒂𝒖𝒎𝒂 𝒅𝒂 𝑨𝒃𝒖𝒔𝒐 𝑵𝒂𝒓𝒄𝒊𝒔𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒐.

Fasi dell’abuso emotivo

Le storie in cui tutto questo inganno si annida hanno una struttura ben precisa e si apprestano a fare il loro debutto con la fase dell’ 𝑰𝒅𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 in cui la vittima viene percepita come perfetta.

Si passa poi, improvvisamente, dall’essere l’apice della perfezione ad essere l’ingranaggio sbagliato e rotto di una macchina che funzionava perfettamente; questa fase si chiama 𝑺𝒗𝒂𝒍𝒖𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆.

Si arriva quindi alla fase dello 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒕𝒐 dove la vittima viene abbandonata con modalità crudeli, svalutanti e quasi perfettamente calcolate, spesso in momenti critici della sua vita.

L’abusante cerca poi, nuovamente, di risucchiare la vittima nella relazione che sembrava chiusa; questa prende il nome di 𝑯𝒐𝒐𝒗𝒆𝒓𝒊𝒏𝒈.

E si ricomincia il ciclo.

Tecniche di abuso

Tra le tecniche utilizzate dall’abusante troviamo innanzitutto la 𝑻𝒓𝒊𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 in cui la vittima viene messa in costante paragone e competizione con terze persone in maniera subdola.

Come seconda, ma non per importanza, abbiamo il 𝑺𝒊𝒍𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐 𝑷𝒖𝒏𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒐 𝑮𝒉𝒐𝒔𝒕𝒊𝒏𝒈 in cui l’abusante sparisce all’improvviso e senza dare alcuna spiegazione.

Poi ritroviamo il 𝑹𝒊𝒏𝒇𝒐𝒓𝒛𝒐 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒓𝒎𝒊𝒕𝒕𝒆𝒏𝒕𝒆, in cui l’abusante alterna comportamenti affettuosi ad atti di estrema crudeltà, e, infine, il 𝑮𝒂𝒔𝒍𝒊𝒈𝒉𝒕𝒊𝒏𝒈 che l’abusante usa per far dubitare la vittima della sua memoria.

Per concludere…

Volevo invitarvi a riflettere sul fatto che oggi l’evitamento e il silenzio su certe dinamiche sta favorendo la diffusione di una cultura narcisistica. Basti pensare che il Ghosting è diventato la norma ed è considerato socialmente accettabile e normale.

Cerchiamo di parlarne e di sdoganare certe dinamiche “tossiche” di relazione anche chiedendo aiuto ad un* psicoterapeuta. È importante preservare quella che è la nostra salute mentale, non dimentichiamocelo.

                                                                                                                     Dott.ssa Miriona Guri

 

Fonti:

Alise Editore, Milano, 2021, Dragani Flavia, “Vendicatevi fiorendo”