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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

SI tratta davvero di amore? La possessività nelle relazioni

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“Non capisco perché debba condividere la mia ragazza con le sue amiche, o i miei amici con i loro partner. (…) Ho bisogno d’aiuto. (…) Ma quando qualcosa è mio sento di avere il diritto di cederlo, oppure no, e per tutto il tempo che decido io. Non per niente è mio”. da “Lascia che ti racconti” Jorge Bucay Questo piccolo stralcio di racconto è un chiaro esempio di possessività e controllo sull’altro: dinamiche che oggi sembrano trovare ampiamente spazio soprattutto nei rapporti di coppia, sotto forma di eccessivi accertamenti su spostamenti e uscite del partner, proibizioni rispetto ad hobbies e passatempi, prevaricazione degli spazi personali come controlli del telefono e social network, gelosie e sospetti di infedeltà. La persona con tendenze possessive, in questo senso, richiede che l’altro rinunci alla propria autonomia e libertà, negandogli ogni possibilità di fare esperienza di una realtà alternativa rispetto a quella della coppia e costringendolo a condivid

Mobbing, stress e relazioni.

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Mobbing significa molestare, coalizzarsi contro qualcuno o terrorizzare psicologicamente gli altri sul lavoro. Sebbene il mobbing sia un fenomeno molto antico, esso non è stato descritto e ricercato fino all'inizio degli anni '80.Attraverso la loro legislazione ambientale sul lavoro nazionale, Svezia, Finlandia e Norvegia sostengono i diritti dei lavoratori a rimanere fisicamente e mentalmente sani sul lavoro. Eppure, negli ultimi anni, è stato scoperto un problema psicologico legato al posto di lavoro, la cui esistenza e misura non erano noti in precedenza. Questo fenomeno è stato definito "mobbing", "ganging up su qualcuno", "bullismo" o "terrorismo psicologico". In questo tipo di conflitto, la vittima è sottoposta a un processo sistematico, stigmatizzante e all'invasione dei suoi diritti civili. Se dura per anni, alla fine può portare all'espulsione dal mercato del lavoro in quanto l'individuo in questione non è in g

Fallire. Mai stato così facile!

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Fallire v. intr. e tr. [dal lat. fallĕre «ingannare» (nel medio passivo «ingannarsi, sbagliare»), con mutamento di coniug.] (io fallisco, tu fallisci, ecc.). intr. (aus. essere) Venir meno: f. alle promesse; f. all’aspettazione, all’attesa, deluderla. (Treccani) La vita ci mette continuamente di fronte a una crescente serie di nuove sfide e obiettivi, e man mano che essi aumentano aumenta anche la paura di non farcela, di fallire appunto. La paura è una reazione fisiologica del nostro organismo attuata in condizioni pericolose. In chiave evoluzionistica essa è stata molto utile per l’evoluzione dell’uomo, infatti ci permette di attuare risposte volte a garantire la nostra sopravvivenza: l'attacco o la fuga. Ma non sempre essa è d’ausilio, pensiamo ad esempio alle situazioni in cui ci sembra che non ci sia opportunità di salvezza. Il nostro organismo va oltre, generando una risposta di freezing. L'obiettivo di questo laboratorio è riconoscere gli ostacoli al raggiungim