RICONOSCERE I CONFINI. Un viaggio tra Separatezza e Unione

 



Cosa sono i confini?

Il termine "confine" deriva dal latino confinis, dove il prefisso con-suggerisce un senso di unione, mentre finis indica una delimitazione. Questo porta a una comprensione profonda dei confini: essi non sono semplicemente separazioni, ma piuttosto segni di separatezza che definiscono e uniscono. Riconoscere i confini significa comprendere che non si tratta di costruire muri, ma di creare uno spazio condiviso dove l'identità individuale può emergere e fiorire.

 

Funzioni e origini dei Confini

I confini possono essere visualizzati come argini immaginari che svolgono un doppio ruolo: costruiscono e proteggono la nostra identità. Delimitano ciò che siamo da ciò che ci circonda, permettendo così relazioni intime senza che si perda il senso di sé. In assenza di confini, la nostra esistenza rischierebbe di diventare una massa indistinta, priva di individualità.
I confini iniziano a delinearsi nella famiglia, specialmente attraverso l'interazione con il caregiver, colui che si prende cura del bambino. Inizialmente, il bambino vive un'esistenza indistinta, in cui la propria identità è completamente assorbita dal caregiver. Questo stadio primordiale è cruciale: è attraverso la risposta attenta del caregiver ai bisogni del bambino che si inizia a stabilire una separazione tra sé e l’altro. Un equilibrio tra supporto e autonomia consente al bambino di sviluppare sicurezza nell'esplorare il mondo, avviando così il processo di individuazione.

 

Il Ruolo dei bisogni

I bisogni fondamentali del bambino—fisiologici, di appartenenza e di sicurezza—giocano un ruolo essenziale nella formazione dei confini. Un ambiente che soddisfa queste necessità permette al bambino di costruire un'identità sana e una buona autostima. La presenza di adulti fidati crea un contesto sicuro, essenziale per affrontare paure e ansie.

Le modalità di risposta del caregiver ai bisogni del bambino influenzano il legame emotivo e determinano quattro tipologie di attaccamento:

- attaccamento sicuro: genitori sensibili che creano un ambiente di fiducia;

- attaccamento insicuro evitante: genitori distaccati che portano il bambino a sviluppare una falsa indipendenza;
- attaccamento insicuro ambivalente: genitori che alternano affetto e distacco, generando ansia;
- attaccamento insicuro disorganizzato: comportamenti incoerenti che creano confusione e paura.

Un attaccamento sicuro favorisce la formazione di adulti con confini chiari, capaci di navigare le proprie emozioni. Al contrario, attaccamenti disfunzionali possono portare a difficoltà nel riconoscere e stabilire confini sani.

 

Modalità di Confine

 I confini possono essere di due tipologie:

Diffusi: poco chiari, portando a una fusione con l’altro, rischio di soffocamento o aggressione. Questo spesso si accompagna a una paura profonda di abbandono;

Rigidi: si traducono in muri che isolano la persona, generando sospetto e difensività. Tali confini possono diventare una gabbia che impedisce connessioni autentiche.

Entrambe le modalità condividono radici simili: la paura di essere feriti o abbandonati, manifestando questa paura in modi opposti.

Stabilire Confini Sani


Confini sani e flessibili permettono di riconoscere dove finiamo noi e dove inizia l'altro. Essi ci consentono di esprimere identità senza confusione, accettando le differenze individuali senza giudizio. Un buon confine implica anche la capacità di comunicare le proprie esigenze in modo chiaro, creando spazi di interazione sicura e genuina.

Stabilire confini chiari richiede auto-conoscenza e lavoro su sé stessi. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

-          imparare a dire di no: senza sentirsi in colpa, quando le richieste superano i limiti;

-          porre la giusta distanza: adattare la vicinanza in base alle situazioni e alle risposte emotive;

-          evitare il giudizio: accettare le differenze senza considerarne il valore;

-          prendersi il tempo: riflettere prima di rispondere;

-          rispettare e accettare sé stessi: promuovendo l’auto-compassione.

I confini sono essenziali per costruire relazioni equilibrate e soddisfacenti. Riconoscere e stabilire confini sani permette non solo di rispettare noi stessi e gli altri, ma anche di coltivare relazioni profonde e significative, dove ciascuno può esprimere liberamente la propria individualità in un ambiente di rispetto e crescita reciproca.

 

Dott.ssa Valeria Lippolis

Fonti:

https://www.psicoterapiapersona.it/2020/05/07/l-importanza-di-stabilire-confini-sani-nelle-relazioni/ 

https://www.caterinalattanzio.it/it/confini-personali-cosa-sono/

https://www.torinopsicologo.com/i-confini-personali/

https://lamentepensante.com/confini-psicologici/



 


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