I QUATTRO PROFILI PSICOLOGICI DEI DIPENDENTI AFFETTIVI
La dipendenza affettiva o love
addiction viene considerata come una forma di amore ossessiva,
simbiotica e fusionale; una modalità non sana di vivere la relazione
(Borgioni, 2015).
In questi casi abbiamo una
condizione relazionale nella quale uno o entrambi i partner agiscono in modo
violento, manipolativo, controllante.
Questo tipo di relazione genera
sofferenza per almeno uno dei partner, tuttavia non ci si riesce a separare
dall’altro continuando a barcollare tra il desiderio di restare ed il bisogno
di interrompere la relazione.
Gli ostacoli che impediscono di
spezzare la catena di sofferenza sono svariati, tra cui la paura di vedere il
partener soffrire, il terrore della solitudine o del fallimento, l’angoscia di
dover affrontare il dolore della separazione e così via.
Ad oggi, la dipendenza affettiva non
è stata inclusa nei manuali diagnostici ma viene semplicemente citata
all’interno del DSM-5, nella parte dei “Disturbi correlati a sostanze e
disturbi da addiction”.
Le quattro tipologie di dipendente affettivo
Possiamo suddividere le
caratteristiche psicologiche delle persone con dipendenza affettiva riconducibili
a quattro tipi denominati: 𝙞𝙡 𝙎𝙖𝙡𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚, 𝙡’𝙄𝙣𝙙𝙚𝙜𝙣𝙤, 𝙞𝙡 𝙑𝙪𝙡𝙣𝙚𝙧𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙚 𝙞𝙡 𝙈𝙞𝙨𝙩𝙤 (Pugliese, 2023).
Ciò che accomuna tutti i tipi
precedente nominati è il mantenere, a tutti i costi, in vita la relazione con
il proprio partner, anche se si tratta di una relazione sofferente e non
soddisfacente. Lo scopo è quello di essere amate e amati solo ed esclusivamente
da una tipologia ben precisa di partner cioè coloro 𝙣𝙤𝙣 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙣𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞 𝙚𝙢𝙤𝙩𝙞𝙫𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚, problematici, abusanti.
Al contrario, partner disponibili
emotivamente, sicuri, premurosi e realmente attenti ai bisogni dell’altro
saranno percepiti come opprimenti, noiosi e non interessanti.
Passando ora alla descrizione più dettagliata dei quattro tipi di dipendente affettivo, vediamo che gli scopi che tengono in vita la relazione possono essere diversi e specifici:
- 𝙎𝙖𝙡𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚: vuole a tutti costi cambiare o salvare il/la proprio/a partner perché visto/a emotivamente fragile, irraggiungibile o bisognoso/a, al fine di evitargli/le ogni tipo di sofferenza; in questo caso, le esigenze personali vengono considerate meno importanti mettendo in primo piano quelle del/della partner.
- 𝙄𝙣𝙙𝙚𝙜𝙣𝙤: l’obiettivo è di sentirsi visti/e, degni/e e recuperare il proprio valore tramite la relazione disfunzionale che, se interrotta, porterebbe, appunto, alla perdita della propria dignità o del proprio valore, bloccandoli o facendoli ritornare costantemente nella relazione disfunzionale, con la speranza di sentirsi speciali e importanti.
- 𝙑𝙪𝙡𝙣𝙚𝙧𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚: lo scopo è quello di sentirsi sicuri/e e protetti/e tramite il/la proprio/a partner che, se dovesse venire a mancare, genererebbe insicurezza e solitudine, perché, probabilmente, segnati/e da una storia di ripetuti abbandoni o minacce di abbandoni.
- 𝙈𝙞𝙨𝙩𝙤: sono presenti almeno due o tutte e tre le motivazioni precedentemente descritte.
Le conseguenze che si potrebbero presentare nella vita delle persone che si trovano in questa condizione sono diverse, con risvolti negativi sulla sfera sociale, lavorativa, personale e psicologica. A tal proposito, è spesso utile affrontare la dipendenza affettiva con il supporto di un/una terapeuta al fine di limitarne e sopprimerne le conseguenze.
Dott.ssa Ilaria Di Fresco
Fonti:
Il libro "Nella
mente dei dipendenti affettivi." E. Pugliese, FrancoAngeli, 2023
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