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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Non porto MAI niente a termine. I quattro passi per raggiungere i propri obiettivi

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È un fenomeno più comune di ciò che si pensa, quello di passare da un progetto all’altro, nella vita privata come nel lavoro, senza concludere nulla, nonostante al suo inizio vi fosse un grande entusiasmo. Alcuni autori della psicologia odierna parlano di una  sindrome  di  grandezza  tipica dell’onnipotenza dei bambini, i quali si credono senza limiti. Proprio come i bambini, infatti, le persone che non concludono i loro progetti sembrano non essere educati alla frustrazione dell’attesa necessaria per portarli a termine, alla disciplina del dovere delle scadenze e alla cultura di un impegno concreto. Non andare fino in fondo permette di sfuggire ad una prova di verità che è il confronto con il reale; evitando di confrontarsi con le proprie effettive capacità si lascia aperta la credenza che tutto sia possibile. È quindi un modo per non rimanere mai delusi, proteggendosi dai giudizi esterni e dal proprio stesso giudizio, quello interno, quello che fa più mal...

Come vivere appieno il presente

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“E’ la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non il mondo esterno. E’ la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro”  ( Eckhart Tolle ) A vendo una concezione lineare del tempo, tendiamo sempre a vivere o preoccupandoci di quello che accadrà nel futuro  o rimuginando su quello che è stato il nostro passato. In entrambi i casi non diamo spazio a quello che è l’unico momento su cui abbiamo potere: il  presente . In questo modo ci condanniamo ad un’esistenza caratterizzata da ansia e tristezza. Pensare continuamente al futuro, a quello che potrebbe accadere o arrivare, al come e al perché, ci porta inevitabilmente ad affrontare ogni giornata all’insegna dell’angoscia e della preoccupazione. Tuttavia se ci riflettiamo bene ci rendiamo conto che il  futuro  è qualcosa che non esiste, che non sappiamo come sarà. L’unica cosa che sappiamo è che esso dipende da ...

Non porto MAI niente a termine

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È un fenomeno più comune di ciò che si pensa, quello di passare da un progetto all’altro, nella vita privata come nel lavoro, senza concludere nulla, nonostante al suo inizio vi fosse un grande entusiasmo. Alcuni autori della psicologia odierna parlano di una  sindrome  di  grandezza  tipica dell’onnipotenza tipica dei bambini, i quali si credono senza limiti. Proprio come i bambini, infatti, le persone che non concludono i loro progetti sembrano non essere educati alla frustrazione dell’attesa necessaria per portarli a termine, alla disciplina del dovere delle scadenze e alla cultura di un impegno concreto. Non andare fino in fondo permette di sfuggire ad una prova di verità che è il confronto con il reale; evitando di confrontarsi con le proprie effettive capacità si lascia aperta la credenza che tutto sia possibile. È quindi un modo per non rimanere mai delusi, proteggendosi dai giudizi esterni e dal proprio stesso giudizio, quello interno, quello che fa...