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NEET e Hikikomori: il paradosso dell’evoluzione

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  I termini NEET e Hikikomori stanno ad individuare due fenomeni di isolamento sociale giovanile. Il termine NEET sta ad indicare gli individui che non sono impegnati in nessuna attività lavorativa, di istruzione o di formazione professionale. Il termine Hikikomori invece, indica un fenomeno originariamente nato in Giappone, che è caratterizzato da un ritiro sociale volontario, di totale isolamento e evitamento di contatto umano, spesso rinchiusi nelle loro abitazioni. La possibilità di definirne cause e conseguenze sembra che riporti ad una ricerca tempestiva di come si possano affrontare e gestire tali problematiche. Ne deriva che è necessario individuare le modalità con cui intervenire e supportare i giovani che ne soffrono, per minimizzarne i danni e dare la possibilità di migliorare la loro qualità di vita, e di chi li circonda. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐢 𝐟𝐞𝐧𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐭𝐢𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 I fenomeni NEET e Hikikomori sebbene abbian

MA COME MI PARLI?

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🔎Riconoscere le 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒍𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒅𝒊𝒂𝒍𝒐𝒈𝒐, consente di poterle sostituire con 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙚𝙜𝙞𝙚 𝙚𝙛𝙛𝙞𝙘𝙖𝙘𝙞 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, tra queste:  🗣️❓𝘾𝙃𝙄𝙀𝘿𝙀𝙍𝙀 𝙋𝙄𝙐𝙏𝙏𝙊𝙎𝙏𝙊 𝘾𝙃𝙀 𝘿𝙊𝙈𝘼𝙉𝘿𝘼𝙍𝙀: chiedere al partner cosa pensa a riguardo dell’argomento di discussione, piuttosto che imporre la nostra visione 𝙖𝙞𝙪𝙩𝙖 𝙨𝙞𝙖 𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙧𝙚𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙖 𝙛𝙖𝙧 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙡’𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙘𝙤𝙡𝙪𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙜𝙚𝙨𝙩𝙞𝙨𝙘𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙫𝙚𝙧𝙨𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚; 🗣️✅ 𝘾𝙃𝙄𝙀𝘿𝙄 𝙀 𝙑𝙀𝙍𝙄𝙁𝙄𝘾𝘼 𝙋𝙄𝙐𝙏𝙏𝙊𝙎𝙏𝙊 𝘾𝙃𝙀̀ 𝙎𝙀𝙉𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝘼𝙍𝙀: riguarda il chiedere conferma alle risposte ricevute in seguito alle domande proposte, in questo modo non solo confermiamo a noi stessi di aver 𝙘𝒐𝙢𝒑𝙧𝒆𝙨𝒐 𝒄𝙤𝒓𝙧𝒆𝙩𝒕𝙖𝒎𝙚𝒏𝙩𝒆, ma facciamo in modo che 𝙡’𝙖𝒍𝙩𝒓𝙤 𝙨𝒊𝙖 𝙙'𝙖𝒄𝙘𝒐𝙧𝒅𝙤 𝙘𝒐𝙣 𝙣𝒐𝙞 su quanto abbiamo scoperto sin ora; ❤‍🩹 𝙀𝙑𝙊

Workaholism

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  Il termine workaholism, coniato da Oates nel 1971, combina le parole “work” e “alcoholism” per descrivere una 𝙙𝙞𝙥𝙚𝙣𝙙𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙖𝙡 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤. In letteratura il workaholism è associato a vere e proprie 𝙙𝒊𝙥𝒆𝙣𝒅𝙚𝒏𝙯𝒆 𝒄𝙤𝒎𝙥𝒐𝙧𝒕𝙖𝒎𝙚𝒏𝙩𝒂𝙡𝒊, ed infatti secondo gli accademici esistono sei criteri tipici di altre forme di dipendenza:  𝙎𝒂𝙡𝒊𝙚𝒏𝙯𝒂: 𝒊𝙡 𝙡𝒂𝙫𝒐𝙧𝒐 𝒓𝙖𝒑𝙥𝒓𝙚𝒔𝙚𝒏𝙩𝒂 𝒍'𝒂𝙩𝒕𝙞𝒗𝙞𝒕𝙖̀ 𝙥𝒊𝙪̀ 𝙞𝒎𝙥𝒐𝙧𝒕𝙖𝒏𝙩𝒆 𝒏𝙚𝒍𝙡𝒂 𝒗𝙞𝒕𝙖 di una persona e domina i pensieri e il comportamento anche al di fuori del momento di lavoro;  𝒕𝙧𝒂𝙨𝒇𝙤𝒓𝙢𝒂𝙯𝒊𝙤𝒏𝙚 𝙙𝒆𝙡𝒍’𝒖𝙢𝒐𝙧𝒆: il lavoro è associato a 𝒔𝙩𝒂𝙩𝒊 𝒆𝙢𝒐𝙩𝒊𝙫𝒊, che possono variare dall'eccitazione alla tristezza alla calma;  𝙩𝒐𝙡𝒍𝙚𝒓𝙖𝒏𝙯𝒂: i dipendenti dal lavorano si 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙧𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙖𝙙 𝙖𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙜𝙧𝙖𝙙𝙪𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙞𝙡 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙘𝙤𝙧𝙧𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙖𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞𝙩𝙖̀ 𝙡𝙖

Il Bossing: quando la molestia arriva dall'alto

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  Il bossing è un tipo di mobbing messo in atto da un soggetto agente non di pari grado, bensì un superiore gerarchico , in diversi contesti sociali (come ad esempio un capoufficio, un dirigente, un manager, un ufficiale nelle forze armate) Consiste in una forma peculiare di molestia psicologica che viene attuata tipicamente con il preciso scopo di indurre il dipendente(sottoposto) alle dimissioni, spesso per l'impossibilità di poterlo licenziare senza dovere versare costosi incentivi all'esodo. Il bossing può concretizzarsi in modalità differenti, ma con lo scopo comune di creare un clima di tensione intollerabile attraverso atteggiamenti severi, minacce e rimproveri costanti, la revoca di benefit (a titolo d’esempio la macchina dell'azienda, il telefono cellulare…), l’abuso di strumenti di controllo e disciplina eventualmente previsti, azioni di sabotaggio, oppure affidando alla vittima compiti degradanti e dequalificanti rispetto al profilo professionale del lavo
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Progetto "𝙄𝙣𝘼𝙨𝙘𝙤𝙡𝙩𝙤"

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Nasce “𝙄𝙣𝘼𝙨𝙘𝙤𝙡𝙩𝙤”, il servizio di 𝙨𝙪𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙤 offerto dall’Associazione InOltre APS che prevede una 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙪𝙡𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙜𝙧𝙖𝙩𝙪𝙞𝙩𝙖 e la possibilità di accedere ad un 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙤 𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙯𝙯𝙞 𝙘𝙖𝙡𝙢𝙞𝙚𝙧𝙖𝙩𝙞. 𝘼 𝙘𝙝𝙞 𝙚̀ 𝙧𝙞𝙫𝙤𝙡𝙩𝙤? 𝘼 𝙘𝙝𝙞𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 senta il bisogno di conoscersi, ascoltarsi e/o di essere supportato in un momento di criticità. 𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚? Attraverso un primo 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙩𝙚𝙡𝙚𝙛𝙤𝙣𝙞𝙘𝙤 al numero 3913519017, un incaricato indirizzerà la persona al professionista più adatto in base alla difficoltà in questione. Durante la 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙪𝙡𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙖 𝙜𝙧𝙖𝙩𝙪𝙞𝙩𝙖 di 45 minuti sarà possibile esprimere le proprie necessità e le motivazioni che hanno condotto alla ricerca di un sostegno. In seguito il percorso psicologico proseguirà a 𝙥𝙧𝙚𝙯𝙯𝙞 𝙘𝙖𝙡𝙢𝙞𝙚𝙧𝙖𝙩𝙞.

Dipendenza affettiva: quando l'amore diventa una droga

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  La dipendenza all’interno di una relazione di per sé non è patologica, soprattutto se presente nella fase dell’innamoramento, caratterizzante le prime fasi del rapporto. All’interno di quest’ultima è presente un alto grado di fusione con il partner, il quale man mano diminuirà nel tempo a seguito dello stabilizzarsi della relazione. Nel momento in cui l’amore si tramuta in ossessione, è possibile parlare di dipendenza affettiva disfunzionale (DA). Ma cosa intendiamo per dipendenza affettiva? Questa è definibile come uno stato patologico in cui il rapporto con l’altro viene visto come indispensabile e necessario per la propria esistenza, a tal punto che il dipendente affettivo sarà portato ad annullare se stesso con i propri bisogni. Seppur non sia inclusa nei più noti manuali nosografici dei disturbi mentali, numerosi autori ne hanno sottolineato le numerose somiglianze con le dipendenze comportamentali e, nello specifico, con la Dipendenza da Sostanze (Reynaud et al., 2010

Da tabù a bisogno: la masturbazione nel corso della storia

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Salvador Dalì, "Il grande masturbatore" (1929) Secondo le statistiche fornite da diverse ricerche, il 95% degli uomini, rispetto all’89% delle donne, ammette di masturbarsi. Più nello specifico, il 40% degli uomini e il 22% delle donne afferma di praticare l’autoerotismo quotidianamente. Nonostante l’atto masturbatorio sia altamente diffuso, è considerato del tutto normale soltanto dal 13% della popolazione. Questo ci permette di poter affermare che, al giorno d’oggi, la masturbazione sia considerata ancora un tabù sessuale , nonostante i suoi innumerevoli benefici per entrambi i sessi. Secondo il Cancer Council Victoria di Melbourne, procurarsi un orgasmo aiuta a ridurre il rischio di cancro alla prostata negli uomini, limitando il ristagno del seme, e favorisce l’afflusso di sangue alla vagina nelle donne. Gli scienziati, inoltre, hanno confermato che masturbarsi aiuta ad innalzare la soglia del dolore e a favorire la produzione di globuli bianchi, permettendo il raffor

Sportello di Ascolto Psicologico Emergenza Covid-19

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La  crisi  si manifesta come un evento straordinario, caratterizzato da una visibilità esterna, che irrompe nella vita di una comunità disgregandone gli equilibri e facendone saltare i meccanismi di funzionamento. È un momento di perturbazione, uno scarto che altera i processi esistenti all’interno e all’esterno del sistema sociale colpito, una transizione in cui regole e norme del funzionamento ordinario appaiono inutili a risolvere quanto di problematico è emerso. […] Si determina quindi una fase di destabilizzazione per poi approdare ad una nuova e diversa condizione di stabilità. Carlo Colloca Parte anche dalla nostra Associazione  InOltre Pescara  l’iniziativa di  consulenza  psicologica a tutte le persone che si sentono particolarmente turbate e “toccate” dall’emergenza  Covid-19  in corso. NuovaMente In Equilibr-IO è uno sportello di Ascolto Psicologico Online pensato per intervenire durante l’emergenza Covid-19 con tutte le persone che si sentono psicologicamente coi

Riflessioni sulla Dipendenza Affetiva

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Giovedì 23 gennaio, nel Salotto di InOltre ci si prepara al secondo appuntamento con PsicoSoFa, ciclo di incontri a tema “relazioni di coppia”. Cuscini a terra, una tisana calda e storie di vita simili tra persone diverse che s’intrecciano in un abbraccio di sguardi e opinioni. Argomento del giorno è la  dipendenza affettiva , vissuto tanto comune quanto doloroso. Classificazione della dipendenza affettiva Tale dipendenza denominata anche  love addiction  rientra nel quadro più ampio delle  new addiction , ossia le nuove dipendenze in cui non è una sostanza chimica a riempire un vuoto affettivo, ma comportamenti o attività che fanno parte della vita quotidiana. Nella dipendenza affettiva la “droga” che farà toccare il cielo con un dito sarà il partner, cui spetterà il compito -interminabile- di andare a tappare quel buco nero che rende incompleti e bisognosi dell’Altro. Al partner sarà quindi designato il ruolo di “guaritore”, innescando un “circuito dipendenziale amoroso”